Il post di oggi è interdisciplinare, ci occupiamo infatti di sicurezza informatica (quella di tutti noi).
Ogni giorno dobbiamo digitare i nostri codici di accesso a un’infinità di servizi necessari, utili e anche effimeri. Comunque, sono moltissime le password da ricordare… Ecco allora che usiamo la stessa password per un numero x di servizi. E non solo! Di solito usiamo password debolissime.
Ecco secondo Splashdata le 5 password più usate nel 2012:
Preoccupante, vero? 😉
Ma anche il nostro nome o la nostra data di nascita usati come password sono un bel rischio… Là fuori c’è parecchia gente a caccia dei nostri dati per gli usi più svariati (fondamentalmente, comunque, per fregarci dei soldi…). Alcuni attaccano con il sistema detto forza bruta (ossia usano software che provano le diverse combinazioni tra i caratteri possibili), altri usano il sistema dizionario (cioè liste di parole delle diverse lingue e altri termini di uso frequente). Vediamo allora cosa fare per proteggerci e ricordarci facilmente le password.
Un esempio di password sicura, intanto: middle9835Sr01£23875490a. Direi bene, no? Per ricordare password di questo tipo vi rimando ai nostri corsi, che vi permetteranno di imparare a ricordare qualsiasi informazione.
Nel frattempo, vediamo come raggiungere l’obiettivo da subito e senza difficoltà.
1 – Ci serve una password abbastanza lunga
Perché allora non usare una frase? E meglio ancora, perché non usare una frase assurda e così facilmente memorizzabile per noi e difficilmente indovinabile da altri?
2 – È importante inserire caratteri maiuscoli/minuscoli, speciali e numeriFacciamo sostituzioni di caratteri e inserimento numeri secondo i nostri gusti.3 – Per facilitare il riconoscimento, inseriamo nella password un elemento dissimulato che ci aiuti a ricordare il servizio cui la password si riferisce.
Proviamoci, allora!
Servizio: Google (es. Gmail)
Frase d’esempio: lui leggo tubi a gogo (luileggotubiagogo). gogo può ricordarci Google; la frase è assurda e sgrammaticata (ottima quindi per il nostro scopo).
Il sito test password di Microsoft considera questa password “strong”, PasswordMeter invece la considera ancora troppo debole (mancanza di maiuscole, caratteri speciali, numeri).
Portiamola allora ad un alto livello di sicurezza:
Otteniamo ad esempio:
Bene! Ora per entrambi i nostri giudici la password è molto robusta (BEST indica lo strumento Microsoft, Very strong 100% indica PasswordMeter).
Non contenti, vediamo quanto ci potrebbe volere a forzare una password di questo tipo con un normale pc (secondo il servizio howsecureismypassword.net): “619 octillion years”.
Sì, direi che abbiamo fatto un buon lavoro! 😉
D’ora in poi, allora, mai più “pippo” o simili come password.
Buona navigazione sicura, buona memorizzazione e… a presto!
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